I testimoni di nozze: cosa fanno esattamente e quanti se ne possono scegliere?

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I testimoni di nozze: cosa fanno esattamente e quanti se ne possono scegliere?

I testimoni di nozze sono le figure più significative del matrimonio dopo gli sposi: sono proprio loro a dare ufficialità alla vostra unione. Non stiamo parlando di figure di contorno bensì di persone fondamentali che avranno un ruolo simbolico e legale molto importante. Proprio per questo motivo dovete sceglierli con il cuore.

Diversamente da quanto vediamo nei film americani, i testimoni di nozze qui in Italia non hanno il compito di entrare nel vivo dell’organizzazione del matrimonio accompagnando gli sposi a sopralluoghi e incontri con i fornitori. Gli unici veri doveri dei testimoni sono stare vicini agli sposi, firmare i documenti che danno appunto validità al matrimonio e rappresentare per gli sposi dei punti di riferimento ai quali rivolgersi dal matrimonio in poi… vi pare poco?

Una tradizione, tutta anglosassone e americana, che potrebbe risultare originale e che potrebbe attribuire un’ulteriore importanza alla figura dei testimoni di nozze, è quella di far fare loro i cosiddetti “speeches”. Quest’ultimi sono semplici discorsi che daranno vita a momenti molto divertenti o molto commoventi. Vi divertirete ad ascoltare i vostri testimoni raccontare qualcosa di voi che gli invitati non conoscono. Anche il video del tuo matrimonio sarà arricchito di bellissimi contenuti se nel racconto della giornata si sentiranno le loro voci parlare di voi e si vedranno i vostri volti divertiti o commossi.

Ma ora Parliamo un po’ di aspetti burocratici: quanti devono essere i testimoni?

Se vi state ponendo questa domanda probabilmente siete una delle innumerevoli coppie afflitte proprio da questo dilemma. State per sposarvi e desiderate avere come testimone i vostri amatissimi fratelli, ma non senza scontentare i vostri amici del cuore, sempre al vostro fianco in ogni momento difficile? E la zia che vi ha cresciuto e trattato come figli? Non vorreste deluderla? Insomma, vi starete sicuramente chiedendo: quanti testimoni posso scegliere per il mio matrimonio? C’è un numero massimo da rispettare oppure sono libero in questa scelta?

Cercheremo, allora di darvi risposte chiare ed esaustive.

I testimoni per la legge italiana, quindi per il matrimonio civile, devono essere 1 per la sposa e 1 per lo sposo. Il registro ufficiale verrà firmato quindi solamente da 2 persone oltre agli sposi, pertanto dovrete, inevitabilmente, limitare la scelta a due soli nominativi.

Spesse volte, invece, durante un matrimonio cattolico, vi siete trovati in chiese affollate di parenti ed amici, anche di fianco ai due sposi e, pertanto, potreste essere convinti del fatto che nel matrimonio religioso cattolico i testimoni ammessi possano essere più di due.

 

 

 

In realtà, si tratta di un falso convincimento, visto che il diritto canonico, così come il codice civile, è molto chiaro nello specificare che i testimoni necessari alla celebrazione del matrimonio in chiesa sono soltanto due . Pertanto, anche in questo caso la scelta del numero dei testimoni non può essere indiscriminata, fermo restando che il parroco compiacente agli sposi, potrebbe consentire la testimonianza anche ad un numero maggiore di persone: si tratterebbe, però, di una concessione puramente informale, poiché i testimoni devono essere solo e soltanto due, anche nel caso del matrimonio canonico. Se desiderate, quindi, avere accanto più persone, potrete chiedere, al sacerdote o all’officiante del matrimonio civile, il permesso di avere un numero superiore di testimoni. Decidete prima chi dovrà eventualmente firmare e chi no onde evitare imbarazzi sul momento.

 

 

Un ultimo aspetto importante, su cui molte coppie hanno dei dubbi, riguarda i requisiti che i testimoni di nozze devono avere: per il matrimonio civile è sufficiente essere maggiorenni, capaci di intendere e volere nonché di cittadinanza italiana.

Nel matrimonio cattolico, contrariamente a quanto si pensi, non è necessario essere battezzati, cresimati, né vivere secondo le regole della vita cristiana, perciò si può anche essere separati, divorziati o conviventi. Anche in questo caso, quindi, serve solo la maggiore età e la capacità di intendere e volere.

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